L’androstenediolo è un ormone steroideo di tipo sessuale, ed è implicato nello sviluppo ed il mantenimento delle caratteristiche dell’organismo maschile. L’androstenediolo è quindi un ormone androgeno, e rappresenta in particolare la quantità di androgeni attiva a livello periferico (testosterone che viene trasformato in deidrotestosterone), metabolizzata nei tessuti sensibili in androstenediolo ed eliminata come tale nelle urine.
In particolare, il 3-α-androstenediolo glicuronide, la forma attiva dell’androstenediolo proviene in larga misura dalla conversione del deidrotestosterone (DHT) a livello cutaneo. Di conseguenza il 3-α-androstenediolo glicuronide può essere considerato un indicatore dell’attività androgenica a livello degli organi bersagli nella donna, ed il marker biochimico per eccellenza dell’irsutismo.
L’irsutismo è una malattia caratterizzata dalla crescita di peli in eccesso sul corpo, nelle zone controllate dagli ormoni androgeni e quindi sul volto, sul torace, sull’addome e sulla schiena; inoltre, nelle persone di sesso femminile la peluria appare anche sul labbro superiore, sul mento o sul seno, cioè in zone tipiche dell’uomo.
Valori normali di androstenediolo:
donna 21-67 ug/24 h (oppure 71-229 nmol/24 h)
uomo 116-270 ug/24 h (oppure 417-943 nmol/24 h)
Valori aumentati di androstenediolo
Il riscontro di androstenediolo alto alle analisi ematiche può avvenire in alcune patologie caratterizzate da iperproduzione di androgeni:
- Ipernadrogenismo
- Irsutismo
Valori ridotti di androstenediolo
Il riscontro di androstenediolo basso agli esami del sangue è correlato alla presenza di ipogonadismo associato ai seguenti difetti:
- alterazioni della biosintesi del testosterone
- anomalo funzionamento dell’enzima 5alfa-reduttasi steroidea
- difetto dei recettori per gli androgeni, come nella femminilizzazione testicolare incompleta
- anormalità della proteina citosolica che lega l’androgeno, come nella sindrome di Morris.
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